L’Accordo di Composizione della Crisi (ACC), previsto dalla Legge n. 3/2012, è una delle procedure di sovraindebitamento disponibili sia per i consumatori sia per altre categorie di soggetti (ad esempio, professionisti e piccoli imprenditori non fallibili). Si tratta di una soluzione negoziata per regolare i debiti con i creditori.

Caratteristiche principali

  • L’accordo si basa su una proposta formulata dal debitore per il pagamento, anche parziale, dei propri debiti.
  • Per essere approvato, richiede il consenso di almeno il 60% dei creditori (calcolato in base al valore dei crediti).
  • Il piano può prevedere diverse modalità di soddisfazione dei creditori, come:
    • Pagamenti dilazionati;
    • Riduzioni parziali del debito (stralcio);
    • Conversione dei debiti in altre forme (es. in partecipazioni societarie).

Passaggi della Procedura

  1. Presentazione della domanda
    • Il debitore deve rivolgersi a un Organismo di Composizione della Crisi (OCC) o a un professionista abilitato (es. avvocato, commercialista).
    • L’OCC verifica la documentazione e predispone una relazione che attesta la fattibilità e la meritevolezza della proposta.
  2. Relazione dell’OCC
    • Deve dimostrare che il debitore:
      • Si trova in una condizione di sovraindebitamento;
      • Ha agito senza dolo o colpa grave nell’indebitarsi;
      • Ha formulato una proposta sostenibile.
  3. Convocazione dei creditori
    • I creditori vengono convocati per esaminare e votare la proposta.
    • Per l’approvazione, è necessario il voto favorevole del 60% dei crediti ammessi.
  4. Omologazione del giudice
    • Una volta ottenuta l’approvazione dei creditori, il giudice valuta l’accordo.
    • Se ritiene che la proposta sia conforme alla legge e che tuteli adeguatamente i creditori, ne dispone l’omologazione.
    • Da questo momento, l’accordo diventa vincolante per tutti i creditori, anche per quelli che non hanno approvato.

Vantaggi

  • Permette di evitare azioni esecutive o pignoramenti, bloccandoli durante la procedura.
  • Consente di ridurre il carico debitorio, salvaguardando il patrimonio del debitore.
  • Offre una soluzione concordata che evita la liquidazione forzata dei beni.

Condizioni e Requisiti

  • Meritevolezza: il debitore non deve aver contratto i debiti in modo fraudolento o con colpa grave.
  • Sostenibilità: la proposta deve essere realistica e dimostrare che il debitore può adempiere agli obblighi previsti.
  • È necessario fornire una documentazione completa, tra cui:
    • Elenco dettagliato dei creditori e dei debiti;
    • Beni posseduti;
    • Redditi percepiti;
    • Eventuali atti di disposizione patrimoniale compiuti negli ultimi 5 anni.

Effetti della Procedura

  • Se il piano viene rispettato, il debitore può ottenere l’esdebitazione, cioè la cancellazione dei debiti residui.
  • In caso di inadempimento, l’accordo può essere revocato, e i creditori possono riprendere le azioni esecutive.